Tuesday, May 08, 2007

PONTI

Quali ponti? Quelli che ti fa il dentista, per unire due o più denti, sempre in oro, così costano di più? O quelli inventati dai bancari ed immediatamente adottati dagli statali, per unire due o più giorni festivi? Anche quelli costano (allo Stato e quindi a noi)! No, no. . . io parlo di ponti veri. . . ma invisibili. . .oltre che inutili! Uno è il ponte di CALATRAVA, che doveva essere inaugurato qualche anno fa, ma che ancora non si vede! E già "costa un tintinnante salvadanaio"!
Forse lo vedremo fra qualche anno e per onorare i debiti fatti per costruirlo, dovremo pagare il pedaggio, che sarà indubbiamente maggiore del prezzo del traghetto in vaporetto. . . Già. . . questo ponte non lo ha mai chiesto nessuno, proprio perché , a modico prezzo, si può raggiungere la stazione in breve tempo, col traghetto. Ma il nome di CALATRAVA mancava a Venezia. Bisognava avere almeno un'opera di un architetto così geniale! La lezione dell'OSPEDALE DI LECORBOUSIER non è servita a nulla! Ricordate? Il solo progetto all'epoca è costato centinaia di milioni delle " veccchie lire" Ma allora le lire erano "giovani" e valevano sicuramente di più degli attuali "euri". Abbiamo rischiato grosso! Saremmo ancora in corso d'opera e nessuno avrebbe mai fatto un' iniezione in quella prestigisa costruzione.
L'atro è quello di qualcuno che, non potendo fare le Piramidi e propria imperitura memoria, pensa di fare sullo Stretto di Messina. Non consiglio di dare l'incarico a CALATRAVA! E soprattutto è assolutamente necessario che il progetto non venga assegnato alla mafia.
Pensate un po' se il Ponte di Rialto e quello dei Sospiri fossero stati fatti con gli attuali architetti ,
incaricati dagli attuali politici!

Wednesday, May 02, 2007

IL FUTURO RUBATO

Una quindicina d'anni fa ho rischiato di essere coinvolto in una sorta di "catena di Sant'Antonio", nella quale, sborsando un milione, se tutto fosse andato bene, se ne sarebbero potuti guadagnare sette. Il meccanismo era quello solito: si cercavano altre sette persone da "imbarcare" in un ipotetico aereo e queste, a loro volta, dovevano cercarne sette per ciascuno, sviluppando il tutto secondo una progressione basata sulla pootenza di sette. Teoricamente, dopo 11 passaggi, poteva essere coinvolta l'intera popolazione mondiale, compresi gli abitanti della Nigeria, quelli delle "favelas" , gli eskimesi ed eventuali alieni. Dopo di che la catena si esauriva, lasciando a bocca asciutta quelli dell'ultimo giro, che evidentemente non avrebbero mai trovato nessun altro da "imbarcare". In questo modo si "vendeva il futuro "! ! !

Ma c'è chi il futuro LO RUBA ! ! !
E sono quelli delle discariche abusive, quelli che hanno trasformato la Civiltà dei consumi in Civiltà degli sprechi, tanto che siamo sommersi dalla nostra stessa merda. . . . .Sono quelli che si fanno pagare per venderci cose inutili e poi ci fanno pagare ancora per eliminarle. . . . Ed hanno pure il coraggio di chiedere aiuto al terzo mondo, dove c'è ancora spazio per scaricare i rifiuti di coloro che continuano allegramente a SPRECARE e ad USARE LA TERRA come se l'avessero in proprietà e non in uso.
COSA LASCEREMO A CHI VERRA' DOPO DI NOI?